Dai falsi al taglio dei fondi per la promozione, dalle etichette allarmistiche ai wine kit, il vino italiano è sotto attacco con ripetuti blitz a livello comunitario che penalizzano il settore come il via libera concesso all’Irlanda ad adottare un’etichetta per vino, birra e liquori con avvertenze “terroristiche”. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti in occasione di Vinitaly 2023 di Verona dove è stata aperta la prima cantina degli orrori con gli esempi più eclatanti degli attacchi al vino. "Il giusto impegno dell’Unione per tutelare la salute dei cittadini -afferma il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi, presente ieri, 2 aprile, al Vinitaly con una delegazione di oltre 40 giovani agricoltori trentini- non può tradursi in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate. “Il vino Made in Italy – gli fa eco il direttore di Coldiretti Trentino Alto Adige Enzo Bottos– deve affrontare anche altri attacchi. Un esempio è la scelta della Ue di autorizzare nell’ambito delle pratiche enologiche l’eliminazione totale o parziale dell’alcol anche nei vini a denominazione di origine. In questo modo viene permesso ancora di chiamare vino un prodotto in cui sono state del tutto compromesse le caratteristiche di naturalità per effetto di trattamento invasivo che interviene nel secolare processo di trasformazione dell’uva in mosto e quindi in vino".
Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.