La richiesta di risarcimento di 540mila euro avanzata da Giacomo Bezzi dopo la mancata elezione del 2018 è inammissibile. Lo ha stabilito il Tar di Trento. La somma era comprensiva dell'indennità non percepita, quella di fine mandato e il trattamento previdenziale, più i costi per le spese legali e i danni non patrimoniali. Stessa conclusione, quindi, di quella  già archiviata per il seggio, ora occupato dal consigliere leghista Alessandro Savoi, che se lo era aggiudicato per poche schede elettorali. E sui rimborsi viaggio gonfiati della passata legislatura, chiusa l'inchiesta della Guardia di Finanza. Confermate le accuse di falso e truffa per una somma complessiva di 13mila euro. Bezzi, Walter Viola e Tiziano Mellarini hanno ricevuto l'avviso di chiusura del fascicolo e ora gli avvocati potranno presentare le memorie difensive. Cancellata, invece, la posizione di altri tre consiglieri, tra cui quella dell'ex presidente Ugo Rossi.
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