Nonostante la ripresa delle vendite nei mesi estivi, il 2020 non sarà un anno positivo per il settore vinicolo altoatesino. La totalità delle cantine sociali segnala una significativa riduzione del giro d’affari, soprattutto sul mercato locale e su quello nazionale, e quasi un quinto giudica insoddisfacente la redditività di quest’anno. La perdita di fatturato è nell’ordine del 30 percento. Si è inoltre assistito ad una caduta degli investimenti e a un netto peggioramento della puntualità nei pagamenti dei clienti. A ciò si aggiunge la recente reintroduzione delle misure restrittive per combattere l’epidemia di Coronavirus, che rappresenta un duro colpo per le vendite natalizie del comparto. La vendemmia 2020 è stata caratterizzata da un calo pianificato delle quantità prodotte, nell’ordine del 10-15 percento rispetto allo scorso anno, a causa della decisione dei produttori di ridurre la resa in vigneto per salvaguardare i prezzi. La qualità è invece giudicata dai cantinieri in linea con gli ultimi anni, nonostante le condizioni metereologiche spesso difficili. Conseguentemente, anche le previsioni di redditività per il prossimo anno, pur in miglioramento, restano modeste, con il dieci percento delle cantine che prefigura ancora un risultato d’esercizio insoddisfacente. A renderlo noto l'edizione autunnale del Barometro dell'IRE.
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