Persino sui Monti Altai della Mongolia, ambiente remoto e scarsamente abitato dall'uomo, la globalizzazione dei consumi può creare impatti inattesi sulla fauna e sull'ambiente naturale. È quanto risulta da un progetto di ricerca, coordinato dall'Università di Firenze in collaborazione con il MUSE - Museo delle Scienze di Trento e altri partner internazionali, che rivela come il massiccio aumento dell'allevamento di bestiame, primariamente causato dalla globalizzazione del mercato del cashmere, rappresenti una minaccia per alcune specie chiave dell'ecosistema, tra cui il leopardo delle nevi. Lo studio è consistito nell'analisi dei dati raccolti da oltre 200 foto-trappole collocate - nel corso di campagne di studio condotte tra il 2015 e il 2019 - in quattro aree montane della Mongolia occidentale, che spesso superano i 4000 metri di altitudine.
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