Avviata nel maggio scorso per iniziativa di una rete di sei diverse realtà (Diocesi di Trento, Ipsia-Acli, Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa/CCI, Forum Trentino per la Pace, CNCA, Movimento dei Focolari), viene rilanciata in Trentino la campagna “Cambiamo rotta!”, che punta a richiamare l’attenzione sulla situazione dei migranti in viaggio sulla rotta balcanica, nel tentativo di raggiungere l’Europa. Sulla rotta balcanica ci sono soprattutto famiglie con minori al seguito. Nei primi otto mesi del 2021 (secondo dati ufficiali UNHCR) sono quasi 12 mila i profughi entrati nella sola Bosnia Erzegovina, di cui il 30% afghani, seguiti da pakistani e iracheni. I migranti accolti nei centri di transito/accoglienza in Bosnia, a fine agosto erano poco meno di tremila, ma si calcola che quasi duemila persone vivano al di fuori, negli squat e soprattutto in prossimità dei confini. La campagna “Cambiamo Rotta!” si era posta, al momento del lancio un obiettivo prioritario: raccogliere fondi per sostenere l’attività di accoglienza in particolare nel campo profughi di Lipa, dove operano anche volontari trentini, coordinati da Ipsia. A fine settembre erano stati donati oltre 33mila euro, trentamila dei quali già inviati per la realizzazione di una lavanderia. La lavanderia è stata inaugurata nelle scorse settimane a Biha ed è a servizio dei migranti del campo di Lipa, ma anche della popolazione bosniaca in situazione di povertà. Prossimo obiettivo di “Cambiamo Rotta!” è dare sostegno al progetto delle cucine collettive a Lipa.
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