Dopo le filiere di latte e formaggi, anche i settori frutticolo e vinicolo trentini lanciano l'allarme costi di materie prime ed energia. Nel settore melicolo i costi sono lievitati di circa 30 millesimi di euro al chilo, in buona parte dovuti all’aumento dell’energia elettrica che per il consorzio Melinda inciderà dai 12 ai 15 millesimi. Tra le forniture di materiali per il confezionamento, i costi degli imballaggi sono cresciuti del 20%, i trasporti interni altrettanto e quelli oltremare del 50%. Le tariffe dei container sono lievitate anche fino a quattro volte. Per il sistema frutticolo questo significa maggiori costi per 12-15 milioni di euro circa. Nel settore viticolo, gli ultimi sei mesi le cantine rilevano un aumento medio del 30% del costo dell’energia, nell’ultimo mese disponibile (novembre 2021) le bollette le gas in alcuni casi sono addirittura quasi quadruplicate. In crescita nell’ultimo semestre anche i materiali per confezionare il vino come bottiglie di vetro, etichette, tappi, ecc., con incrementi tra il 15 e il 20%, il cartone del 40%. Notevoli gli aumenti dei trasporti, con percentuali di incremento tra il + 300% e +350%. E intanto cominciano a farsi sentire anche gli effetti sulla produzione. Ieri una cantina ha dovuto interrompere le lavorazioni perché non sono arrivati i materiali di imballo.
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