Uno spettacolo profondo, delicato ma al contempo molto forte per gli argomenti trattati ed il lavoro complesso di ricostruzione di un fatto di cronaca che negli anni scorsi era stato alla ribalta dei media nazionali. E' quello che si appresta ad ospitare oggi, 10 marzo, il Teatro Cristallo di Bolzano. In scena a partire dalle ore 20.30 “Tutto quello che volevo”. Scritto e interpretato da Cinzia Spanò e diretto da Roberto Recchia è dedicato alla Giudice Paola Di Nicola e alla sua coraggiosa e sorprendente sentenza sulle ragazze minorenni del quartiere capitolino dei Parioli che erano al centro di un giro insospettabile di prostituzione. Il caso ebbe una fortissima eco mediatica anche per via dei clienti che frequentavano le due ragazze tutti appartenenti alla cosiddetta ‘Roma-bene’, professionisti affermati e benestanti, di livello culturale medio-alto, insospettabili padri di famiglia. La storia che viene raccontata inizia quando la strada della più piccola delle due ragazze – Laura, nome di fantasia - incrocia quella della Giudice chiamata a pronunciarsi su uno dei clienti della giovane, un professionista romano di circa 35 anni. Paola Di Nicola che doveva esprimersi anche sul risarcimento del danno alla giovane oltre che sulla condanna alla reclusione e alla multa dell’imputato, stabilì che nessuna cifra avrebbe mai potuto restituire alla ragazza quello che le era stato tolto. Una sentenza che fece il giro del mondo. “La diffusa descrizione delle circostanze di fatto e degli effetti del commesso reato su Laura – disse la Giudice - consentono di pervenire alla difficile decisione individuando l’unico strumento capace di restituire dignità e libertà, ossia la Conoscenza. (…) È nei libri delle donne e sulle donne che l’hanno preceduta e che hanno dovuto faticosamente guadagnare la loro libertà di scelta e la loro autonomia intellettuale, che la giovanissima potrà trovare, se lo vorrà, strumenti di conoscenza, modelli e una tra le tante opportunità per comprendere la sua storia (…) aprendo così la propria vita ad un’esperienza di libertà consapevole che solo la conoscenza le può permettere.”
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