Quasi la metà dei 69.000 giovani tra i 18 e i 29 anni residenti in trentino ha un lavoro: si tratta di un dato decisamente sopra la media nazionale, che si attesta circa al 38%, ma di dieci punti percentuali rispetto a quella dell'Alto Adige che svetta al 60%. Tornando alla provincia di Trento, sono però molti anche i neet, ovvero i giovani che non studiano e non lavorano: 12 mila. A dirlo è il report analitico dell'ISPAT sui percorsi formativi e lavorativi pubblicato nei giorni scorsi e riferito al 2020. Tornando ai lavoratori, ci sono grandi differenze di genere: il tasso di occupazione tra i maschi è del 55,1 per cento, con una differenza di oltre 10 punti percentuali rispetto alle giovani occupate. In diminuzione il tasso di disoccupazione, poco sopra al 10 %. Ad essere elevato anche il livello di scolarizzazione, con oltre sei giovani occupati su dieci che ha almeno un diploma, ma solo il 21,3 % ha conseguito una laurea. Venendo al principali settori di occupazione, la maggior parte dei giovani, il 66,3%, lavora in quello dei servizi.
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