RIVA DEL GARDA - Quarta "pec" ignorata, il Comune discrimina il rugby
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Sono passate due settimane dall’articolo pubblicato sulla stampa locale e una settimana dall’ultima pec, la quarta, inviata al Comune di Riva del Garda. Niente da fare: il sindaco, l’assessore allo sport e la giunta non rispondono alla Benacense rugby. Eppure la domanda sarebbe semplice: come verranno assegnate le concessioni dei centri sportivi di Rione Degasperi e Cesare Malossini a Riva del Garda? Entrambe le strutture sono al momento concesse al Riva Calcio. Non si tratta certo di mettere in competizione calcio e rugby oppure una società sportiva con l’altra, ma la questione è davvero semplice nella sua formulazione: l’attuale concessione di entrambi i centri scade il prossimo 31 luglio 2019. La Benacense rugby sarebbe orientata a gestire il campo del Rione Degasperi e, essendoci due società interessate al medesimo terreno, sarebbe lecito aspettarsi un bando di assegnazione, o quanto meno un tavolo di confronto. Niente. Silenzio. 4 pec senza risposta, un articolo di giornale senza alcuna replica. Un silenzio che non può più essere considerato mera dimenticanza: a questo punto è lecito chiedersi se una decisione politica sia in realtà già stata presa, badando bene a non comunicarla a chi, da 10 anni, propone il gioco del rugby sul territorio. «Siamo basiti da quella che, a questo punto, appare anche come una mancanza di rispetto – spiega il presidente della Benacense Tommaso Caceffo – forse il Comune spera di vederci demordere oppure, ed è la cosa che in tanti cominciamo a pensare, sta temporeggiando per poi poter, un bel giorno, dirci una cosa del tipo: “Peccato, ormai i tempi tecnici per il bando non ci sono, lasciamo tutto così”. Probabilmente la strategia è questa, ma oggi che invece i tempi ci sono, noi vogliamo risposte, ancora con maggiore vigore».