La Giunta provinciale di Bolzano ha una norma di attuazione che punta alla parificazione delle lingue italiana e tedesca per professioni per cui sia richiesta l’iscrizione a un ordine professionale. A questo scopo si stabilisce che è sufficiente un certificato in tedesco oppure in italiano. «La Costituzione pone sullo stesso piano la lingua italiana e quella tedesca per l'Alto Adige. Per questo siamo convinti che per essere inseriti, ad esempio, nell'albo professionale dei medici, possa bastare anche solo la conoscenza della lingua tedesca», ha sottolineato il presidente della Provincia Arno Kompatscher. L’attuale carenza di personale medico in Alto Adige, in Italia e in Europa, giustifica una limitata deroga alle norme della proporzionale linguistica, ha sottolineato l’assessore alla sanità Thomas Widmann. «La mancanza di medici e di operatori sanitari rende difficile garantire il livello minimo di personale necessario. Per continuare a farlo abbiamo adottato perciò misure adeguate», ha detto Widmann. Attualmente sono 493 i medici, gli infermieri e le ostetriche su 4.128 che sono privi di attestato di bilinguismo. «Questo provvedimento ribadisce l'obbligo vincolante ad acquisire entro tre anni la capacità di interloquire con i pazienti in entrambe le lingue per poter accedere a un contratto a tempo indeterminato nella sanità altoatesina», ha aggiunto l'assessore.
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