Nel primo semestre del 2019, l'interscambio commerciale tra il Trentino Alto Adige e la Federazione Russa è aumentato dell'8,7%, superando i 62 milioni di euro. Il risultato si deve all'incremento delle importazioni, salite del 105% rispetto allo stesso periodo del 2018, per un valore pari a 21 milioni di euro. Segno meno invece per l'export, che registra un decremento del 12,2% rispetto al 2018, attestandosi a 41,3 milioni di euro. I dati sono stati presentati oggi, 18 settembre, al 5/o seminario italo-russo di Trento, promosso dall'associazione Conoscere Eurasia. A perdere maggiormente sono le imprese trentine (-18,6%), con un valore delle esportazioni pari a 20,5 milioni. Bolzano perde invece il 5% delle vendite in Russia, arrivando a 20,8 milioni. Tra i settori in negativo a livello regionale vi sono l'export di macchinari e apparecchi (-31,5%) e l'elettronica (-62%). Crescono invece i prodotti alimentari e le bevande (+36,5%), per un valore di circa 5,2 mln.
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