Il merito non è l'unico fattore a determinare l’assegnazione dei premi Nobel, ma, nel processo selettivo, in passato hanno influito anche altri aspetti come la nazionalità e il sesso dei candidati ma anche il prestigio accademico di coloro che hanno sostenuto le candidature.
È quanto emerge dallo studio scientifico realizzato dai ricercatori Riccardo Gallotti e Manlio De Domenico della Fondazione Bruno Kessler di Trento, pubblicato sulla rivista “Scientific Reports” di Nature.
I ricercatori hanno preso in esame i dati ufficiali delle procedure di assegnazione dei premi Nobel fra il 1901 e il 1965, in cui sono stati coinvolti 17 mila candidati, e li hanno analizzati mediante tecniche statistiche. Il risultato è che, in generale, le scelte di coloro che hanno proposto i candidati e deciso i vincitori non sono state del tutto neutre.
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