Mille firme per fermare la violenza sulle donne
Sono quasi mille le firme raccolte in meno di una decina di banchetti in molte zone dell'Alto Adige tra cui Bolzano, Bassa Atesina, Merano, Silandro. A lanciare la petizione a sostegno degli strumenti per la difesa delle donne e dei soggetti deboli, Rosanna Oliveri (L'Alto Adige nel Cuore), componente della Commissione Pari Opportunità, insieme a Cristina Barchetti (FdI), Barbara Pegoraro (L'Alto Adige nel Cuore) e Evi Matala, sostenuta dal consigliere provinciale di Alto Adige nel cuore - Fratelli d'Italia Alessandro Urzì. Al centro dell'iniziativa la dotazione di un importante dispositivo elettronico con geolocalizzazione che permetta alle vittime di stalking e di violenza domestica un collegamento rapido in caso di allarme con le Forze dell'Ordine. Le firme sono state consegnate all'assessora competente per il sociale Waltraud Deeg che ha evidenziato una grande disponibilità a sostenere l'iniziativa.Dejaco nuovo primario di Reumatologia di Bolzano
Christan Dejaco è stato nominato Primario del Servizio di Reumatologico dell'azienda sanitaria di Bolzano. Il reumatologo assumerà la sua nuova posizione a partire dal 1° agosto. A premiarlo il suo curriculum internazionale. Christian Dejaco lavora presso l'Azienda sanitaria dell'Alto Adige dal 2017 e finora ha diretto la "struttura semplice" del Servizio Reumatologico con sede all'ospedale di Brunico. Ha completato i suoi studi di medicina (1999-2004) presso la facoltà di Medicina dell'Università di Innsbruck e fino al 2007 ha svolto un dottorato di ricerca in scienze mediche (Ph.D.). Ha completato la sua formazione specialistica in Medicina interna presso l'Università di Medicina di Innsbruck, l'ospedale Elisabethinen di Klagenfurt e l'Università di Medicina di Graz. Dejaco è docente privato e professore associato presso l'Università di Medicina di Graz e può vantare un elenco di oltre 100 articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali specializzate e libri del settore.Si perdono nel Vanoi. Salvati nella notte due escursionisti
Avventura a lieto fine per due ragazzi che stanotte si sono persi nel Vanoi, non lontano dal sentiero delle miniere, di rientro da malga Fiamena. A causa dei numerosi schianti di alberi dopo la tempesta Vaia, i ventenni, entrambi del trevigiano, hanno perso l'orientamento. Non ritrovando la traccia del sentiero, hanno deciso di scendere dal bosco ma a un certo punto hanno incontrato dei pericolosi salti di roccia, che hanno impedito loro di proseguire. A quel punto, alle 23.50, hanno allertato il 112. Una volta individuato il punto dove si trovavano i ragazzi, grazie alle coordinate gps, il coordinatore dell’area operativa Trentino orientale del Soccorso Alpino ha inviato sul posto, una zona molto scoscesa denominata Boal de Carpenè a 1.100 metri, 5 operatori. Dopo essere stati imbragati, i due escursionisti sono stati calati per una quarantina di metri fra rocce verticali. Raggiunta la base della parete sono stati quindi accompagnati in sicurezza attraverso il bosco fino a Caoria. L'operazione si è conclusa alle 2.30.Ex poliziotto risarcirà il Ministero. Nuova condanna per Melle
Dopo la condanna penale definitiva subita per peculato, ieri, 24 luglio, è arrivata anche la condanna in sede contabile da parte della Corte dei Conti. Carlo Fabrizio Melle, ex sovraintendente di Polizia,dovrà risarcire il Ministero per 48.411 euro. L'inquisito venne accusato di essersi appropriato di 16.137 euro custoditi nella cassaforte di Castello Stifterhof, noto centro soggiorno montano della Polizia a Maia Alta a Merano, di cui all'epoca Melle era responsabile della contabilità. Melle respinse ogni addebito ma fu tradito da un paio di guanti che il ladro abbandonò vicino alla cassaforte. Le tracce di Dna confermarono le accuse a suo carico ed inchiodarono il sovraintendente . Il denaro non fu mai recuperato.