Calcio: il Napoli ancora in Val di Sole
Il Napoli torna a Dimaro, in Val di Sole, per la 13/A volta: sarà in ritiro dall'11 al 21 luglio.
Ancora una volta sarà dunque la Val di Sole a dare il via alla nuova stagione calcistica azzurra, legame che costituisce un sorta di record per quanto riguarda i club europei. A comunicare ufficialmente le date del nuovo ritiro sono il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, l'assessore al Turismo del Trentino, Roberto Failoni, il ceo di Trentino Marketing Maurizio Rossini, il presidente dell'Apt Val di Sole, Luciano Rizzi, e il sindaco di Dimaro Folgarida, Andrea Lazzaroni.
Undici giorni di allenamenti per la squadra e di vacanza per i tifosi in un ambiente che offre loro occasioni di rigenerazione fisica e di relax.
E con un programma di eventi in linea con le belle edizioni degli anni scorsi: incontri con i campioni, festa in piazza.
Minori stranieri trasferiti: da San Vito ai container
Sono stati trasferiti nei container dietro la Motorizzazione civile di Trento, già utilizzati per l'emergenza freddo, i 12 minori stranieri non accompagnati allontanati ieri dalla struttura ex San Patrignano di San Vito di Pergine.

Si tratta di giovani problematici, protagonisti di piccoli furti e atteggiamenti minacciosi nei confronti della piccola comunità di Castagnè. Per questo la Provincia ha deciso di spostarli, da Pergine a Trento.
Critico il sindaco di Trento Franco Ianeselli, secondo cui serve un vero progetto di integrazione.

La soluzione dei container dovrebbe essere provvisoria.
Furto ad Egna
Ad Egna due ladri hanno sottratto il portafoglio ad una sessantenne di Montagna e poi hanno effettuato prelievi presso uno sportello Atm di Egna per 1.600€ e acquistato dei Gratta e Vinci per un valore di 1.400€.
Identificati e denunciati i due soggetti ritenuti responsabili, un uomo e una donna residenti a Trento, entrambi con precedenti.
UniTrento: bilancio 2023 in attivo
Il consiglio di amministrazione dell'Università di Trento ha approvato il bilancio unico dell'ateneo, che, a differenza dello scorso anno, registra un risultato positivo di 4,5 milioni.
Il risultato è stato possibile grazie a un rilascio straordinario di fondi accantonati pari a 14,4 milioni euro, che ha evitato la chiusura in rosso di quasi dieci milioni.
Secondo quanto emerso dal rendiconto, l'annunciato adeguamento della quota base da 13 milioni, frutto dell'accordo tra ministeri e Provincia, dovrebbe portare ad un maggiore equilibrio nei prossimi esercizi.
Nel dettaglio, i proventi operativi ammontano a 230 milioni (+9,9% rispetto al 2022), con aumento anche dei costi operativi a 220,3 milioni.
Le entrate da tasse universitarie ammontano a 20,8 milioni; salgono dell'8,7% i proventi da ricerche commissionate e quelli da ricerche con finanziamenti competitivi, a quota 31,7 milioni.

Alla capacità di fundraising dell'Ateneo si aggiungono gli stanziamenti da parte della Provincia autonoma di Trento (124 milioni), dal Ministero Università e Ricerca (22,3 milioni) e da altri enti, per un totale di 156 milioni, in aumento del 1,4% rispetto allo scorso bilancio.
San Vito: saranno trasferiti i minori extracomunitari
Aria tesa a Castagnè di San Vito di Pergine negli ultimi giorni: i residenti sono scesi in piazza anche ieri per protestare. All'origine del disagio il comportamento di alcuni soggetti fra gli ospiti della struttura all'ex San Patrignano: i minori extracomunitari non accompagnati si sarebbero resi protagonisti di più episodi violenti e poco rispettosi delle regole che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.

Per garantire pacifica convivenza e sicurezza nell’abitato di San Vito e nel Perginese, la Provincia autonoma di Trento d’intesa con Commissariato del Governo e Questura provvederà ad effettuare il trasferimento di questi ragazzi: sono 12 ospiti della struttura “Ex San Patrignano” che verranno temporaneamente accolti in un’altra struttura in disponibilità dell’Amministrazione e per i quali è previsto uno specifico piano di accoglienza.
Latterie Alto Adige: 2023 un anno difficile ma positivo
Nonostante la difficile situazione economica l'anno 2023 è stato un buon anno per il settore lattiero-caseario altoatesino.
Lo ha sottolineato il presidente Georg Egger in occasione dell'assemblea generale della Federazione Latterie Alto Adige, aggiungendo “siamo riusciti ad aumentare il prezzo del latte ai nostri soci, grazie all'elevata qualità del prodotto, l'affidabilità delle latterie e la notorietà dei singoli marchi" .

Egger ha anche evidenziato che l'intero settore alimentare sta soffrendo, sia dal punto di vista dei costi di produzione, sia dal punto di vista del consumatore, che spende meno e in modo più mirato e sistematicamente durante le promozioni.
L'aumento del prezzo pagato agli agricoltori nonostante la difficile situazione è stato il messaggio positivo all'assemblea generale, ma nel 2023 è continuata una tendenza negativa. E' stato consegnato quasi il sei percento in meno di latte vaccino rispetto all'anno precedente, anche perchè è diminuito il numero di produttori: attualmente ci sono ancora circa 4100 fornitori di latte in Alto Adige.
Tateo di nuovo in aula
E' in corso davanti al gup, il Giudice per l'Udienza preliminare, l'esame dell'ex primario di ginecologia e ostetricia dell'ospedale di Trento, Saverio Tateo, chiesto dalle parti nell'ambito del procedimento per i presunti maltrattamenti del personale sanitario avvenuti all'interno del reparto.
Le indagini sui presunti maltrattamenti sono seguite alla scomparsa della giovane ginecologa Sara Pedri, 31enne di Forlì di cui si sono perse le tracce dal 4 marzo 2021.
Tateo risulta imputato assieme alla sua vice, Liliana Mereu, per maltrattamenti in concorso e continuazione.
Le parti offese sono 21, tra cui la stessa Pedri.
L'ex primario, che respinge ogni addebito, è già intervenuto davanti al giudice lo scorso 19 aprile, nell'ambito di un'udienza durata sette ore. Oggi verrà interrogato dai suoi avvocati e dall'accusa.
L'esame da parte degli avvocati delle parti offese, invece, avverrà in un'altra udienza, fissata per il prossimo 28 giugno.
Il bilancio dell'APSS di Trento

Il bilancio d'esercizio 2022 dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss) chiude in sostanziale pareggio, con un utile di 35.000,8 euro.

La Sezione di controllo della Corte dei conti di Trento ha approvato la relazione sul rendiconto 2022 il 23 aprile scorso.

Nel 2022 sono aumentati i contributi da amministrazioni pubbliche, e in particolare i fondi trasferiti dalla Provincia di Trento (+67,4 milioni rispetto al 2021).

In aumento anche i ricavi derivanti dall'attività libero-professionale dei medici, che passa da 11,9 milioni a 13,3 milioni, mentre i ticket per le prestazioni in assistenza registrano un incremento di 365.000 euro (19,4 milioni nel 2022).

Appare in forte aumento il costo per prestazioni specialistiche ed ospedaliere erogate da soggetti privati. In merito si evidenzia una spesa che è passata da 38,1 milioni a 101,6 milioni.

Giunta regionale: contributi per gli agricoltori

La giunta regionale ha approvato un contributo a favore dei coltivatori diretti che si trovino in condizioni particolarmente difficili.

Alle aziende altoatesine che presentano un punteggio inferiore a 76 punti di svantaggio e a quelle trentine che operano ad un'altitudine inferiore ai 900 metri, purché si trovino in condizioni di svantaggio secondo i criteri fissati da ciascuna Provincia autonoma, spetta un contributo è pari al 50% della contribuzione previdenziale versata all'Inps.

Le aziende agricole della Provincia autonoma di Bolzano che presentato dai 76 ai 110 punti di svantaggio riceveranno un contributo pari al 60%, mentre quelle che hanno più di 110 punti di svantaggio avranno un contributo pari al 70% dei versamenti.

In Trentino il contributo pari al 60% sarà riservato a quelle attività agricole che si trovano a un’altitudine tra 900 e i 1200 metri. Quelle che operano sopra i 1200 metri avranno, invece, un contributo pari al 70%.

In Alto Adige sono state presentate nel 2023 3.335 domande (638 in meno rispetto all'anno precedente) per un totale di 7.366.339,97 euro.

In Trentino risultano 2.062 domande (2 in meno rispetto ai dati forniti l'anno scorso) per una cifra stimata che si aggira intorno ai 4.500.000 euro.

Falzes il Comune regionale più ricco
E' Falzes il primo comune del Trentino Alto Adige nella classifica dei comuni contenuta nel rapporto del Tesoro sulle dichiarazione dei redditi 2023.
Il Comune altoatesino è in 68/a posizione, con un reddito medio di 30.379,4 euro.

Tra i regionali seguono Amblar in Trentino, in 91/a posizione con 29.804,8 euro di reddito medio, e in 92/a posizione Brunico, con 29.789,2 euro di reddito medio.

Per quanto riguarda i due capoluoghi di provincia, Bolzano è in 171/a posizione, con un reddito medio di 28.1087,3 euro, mentre Trento è in 385/a posizione, con un reddito medio di 26.488,7 euro.

I comuni altoatesini nella parte alta della classifica sono di più di quelli trentini, mentre la zona del Trentino più rappresentata è quella della Valle di Non, con Sfruz in 782/a posizione, 24.966,9 euro di reddito medio e Cles in 799/a con 24.900 euro.

I primi 10 comuni in classifica sono 1) Portofino 97.058 2) Lajatico (Pisa) 56.028 3) Basiglio (Milano) 53.419 4) Briaglia (Cuneo) 44.924 5) Cusago (Milano) 42.314 6) Torre d' Isola (Milano) 38.810 7) Borgogno (Novara) 38.121 8) Pino torinese (Torino) 38.021 9) Forte dei Marmi (Lucca) 37.844 10) Segrate (Milano) 37.788.
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