A scuola senz’auto, una sfida per promuovere la mobilità sostenibile
Si concluderà venerdì 25 marzo la nuova edizione della gara A scuola senz’auto, iniziativa pensata per sensibilizzare la cittadinanza sulla mobilità sostenibile e per promuovere le modalità alternative all’auto per raggiungere la scuola.Partecipano alla sfida 21 scuole primarie della città con circa 1.500 persone coinvolte, tra bambini e personale scolastico. Le classi che raggiungeranno il 100 per cento di mobilità sostenibile per tutta la settimana riceveranno un piccolo premio. All’iniziativa aderiscono anche i partecipanti dei cinque Piedibus attivi a Mattarello, Schmid, Vela, Cognola e S. Anna, che accompagnano 92 bambini con 62 volontari a turno. Le famiglie, oltre a sostenere l’iniziativa, sono invitate a rispondere ad un questionario che invita a riflettere sulle modalità di trasporto adottate nei tragitti da casa a scuola e su come gli adulti potrebbero contribuire per migliorare la mobilità anche diventando piediautisti. Al questionario, che rimane aperto per tutta la settimana, hanno già risposto 480 famiglie.
Protezione civile in Moldavia, ripartita la colonna mobile
Dopo aver trascorso la prima notte a Budapest, a 970 chilometri di distanza dal punto di partenza in Trentino, la colonna mobile della protezione civile di Trento e Bolzano è ripartita oggi, 22 marzo, alla volta della Moldavia. Mercoledì mattina, a poca distanza da Chișinău è prevista la consegna del materiale per l’accoglienza di 500 persone. Nel corso del viaggio, in mattinata, l’officina mobile al seguito degli 11 tir che stanno trasportando 18 container di materiale ha prestato soccorso ad un mezzo in panne, che stava rientrando dalla Germania cibo e vestiti destinati a chi sta vivendo in prima persona le terribili conseguenze del conflitto. L'ultimo intervento della Protezione civile trentina a sostegno di popolazioni colpite dalla guerra risale al 1998: 23 anni fa durante il conflitto in Kosovo gli uomini della colonna mobile intervennero per prestare aiuto alle persone, gestendo un campo profughi e ricostruendo alla fine della guerra le abitazioni dei civili.Millefiori del Trentino, uno studio rivela l’ampia variabilità sensoriale del miele
Non sono mille, ma sono comunque tante le emozioni che il miele millefiori riesce a suscitare. L’esperienza comune a chi lo gusta così com’è o in una bevanda calda, a chi lo usa nella preparazione di dolci o piatti salati, ora ha avuto riscontro sperimentale. Uno studio applicativo, infatti, ha identificato l’ampia variabilità sensoriale presente nel millefiori del Trentino e ha identificato gradimento e caratteristiche di chi lo consuma. “Dalla bocca al fiore: promuovere la biodiversità attraverso la valorizzazione sensoriale dei mieli Millefiori trentini (BiodiMillefiori)” è un progetto di ricerca del Centro Agricoltura Alimenti Ambiente dell’Università di Trento, sostenuto dalla Fondazione Caritro con finanziamento Post doc Caritro. Sono stati raccolti 30 campioni di miele millefiori prodotti nella stagione estiva 2021. Alla loro caratterizzazione sensoriale hanno contribuito 43 giudici dell’Albo nazionale degli esperti in analisi sensoriale del miele.Un sottoinsieme di sei mieli è stato sottoposto a 131 consumatori e consumatrici per misurarne il gradimento. Ci sono i consumatori regolare che amano le tipologie più dolci e delicate e mentre i consumatori occasionali di miele apprezzano anche sfumature amare. È prevalente l’impiego come dolcificante di bevande e ingrediente di torte e biscotti. Poi c’è un consumatore su tre che ama gustare il miele al cucchiaino, così com’è. Le persone che lo usano in modo regolare, per addolcire bevande o preparare dolci, lo associano a uno stato rilassato e calmo. D’altra parte, chi ne fa un uso occasionale, magari per qualche ricetta salata, lo associa a sensazioni di entusiasmo e ispirazione.