Caccia sopra la val di Fiemme, il Trentino chiede spiegazioni al Ministero
Il Trentino chiede chiarimenti a Roma dopo che tre aerei da caccia hanno sorvolato la valle di Fiemme a bassa quota. Un episodio che ha destato paura nella popolazione e che ha ricordato la tragedia del Cermis del 3 febbraio 1998, costata la vita a 20 persone. Il governatore trentino Fugatti ha chiesto al Commissariato del governo di attivarsi presso il Ministero alla Difesa per ottenere informazioni e spiegazioni su questa vicenda.
Ambiente, a tre anni di Vaia in Alto Adige esboscato il 95% del legname schiantato
A tre anni dalla tempesta Vaia, in Alto Adige circa il 95% del legname schiantato è stato esboscato. A fare il punto della situazione l'assessore provinciale alle foreste Arnold Schluer. Sono stati danneggiati più di seimila ettari, per un totale di circa 1,6 milioni di metri cubi di legname schiantato; danni, se si considerano solo le proprietà forestali, per circa 140 milioni di euro.
Vaccini anticovid, in campo anche i calciatori della FC Südtirol
In Alto Adige per sensibilizzare la popolazione alla vaccinazione anticovid scendono in campo anche i calciatori. Il Fussball Club Südtirol distribuirà a chi si vaccina autografi e 100 biglietti gratuiti per il match in casa contro il FeralpiSalò.
Coronavirus, in Trentino nessuna vittima e 57 contagi
Ancora una giornata senza vittime da covid-19 in Trentino. Sul fronte dei contagi, su 11mila tamponi sono stati trovati 57 casi positivi. Migliore leggermente la situazione negli ospedali, dove sono ricoverati 12 pazienti, 2 ancora in rianimazione. Intanto le vaccinazioni hanno quasi raggiunto quota 790 mila.
Vaccini, porte aperte il 29 e 30 ottobre al drive through di Trento sud
Anche per questa settimana al drive vaccinale di Trento sud sono previste fasce orarie dedicate alla vaccinazione anti Covid-19 senza appuntamento. Si può accedere al drive di San Vincenzo senza prenotazione domani, venerdì 29 ottobre, dalle 14 alle 16 e sabato 30 ottobre dalle 10 alle 14.
Vaccini, 386 sanitari sospesi in Trentino
Sono 386 i lavoratori e lavoratrici sospesi in Trentino tra Azienda sanitaria, case di riposo e sanità privata. In Azienda sanitaria le sospensioni riguardano 150 persone tra cui 62 infermieri, 52 oss, 26 tecnici sanitari, 5 medici, 4 ostetriche. "Si sommano ai "sospesi" della prima ora che erano stati 117 poi ridotti a 94 visto che qualcuno si è poi vaccinato" spiega la Cgil che ha partecipato alla riunione con i vertici di via Degasperi. Tra martedì e mercoledì sono partite le lettere degli ordini professionali coinvolti e, con venerdì il direttore generale Antonio Ferro firmerà i fogli che saranno consegnati con raccomandate a mano dalla dirigenza sanitaria oppure dal primario. Al di fuori dell'Azienda sanitaria, sono "in viaggio" altre 236 lettere di sospensione, che andranno a interessare le case di riposo e le strutture della sanità privata.
Trentino Volley sarà ai nastri di partenza del Mondiale per Club 2021 del Brasile
Trentino Volley sarà ai nastri di partenza del Mondiale per Club 2021, programmato in Brasile a Betim fra il 7 e l’11 dicembre prossimo, grazie al secondo posto conquistato nell’ultima CEV Champions League. E’ stata la stessa Federazione internazionale del volley ad ufficializzare date, luogo di svolgimento e squadre che hanno diritto a partecipare. Per la nona volta nella sua storia, il Club di via Trener gareggerà nel Mondiale per Club, manifestazione in cui ha vinto per cinque volte; quattro consecutivamente fra il 2009 ed il 2012 e poi anche nel 2018. La presenza in Brasile, consentirà ai gialloblù di andare a caccia del sesto titolo iridato, portando nuovamente in tutto il mondo il nome del Trentino.
Coronavirus, in Alto Adige una vittima e 58 contagi
Nelle ultime ore c'è stata una vittima da covid-19 in Alto Adige. Da inizio pandemia sono morte per coronavirus 1200 persone. Sul fronte dei contagi su quasi 10.500 tamponi si sono trovati 58 casi positivi. Sono 43 i pazienti ricoverati nei normali reparti ospedalieri, 6 in terapia intensiva; 4 persone sono in isolamento nelle strutture di Colle Isarco e Sarnes e 2721 in quarantena.
Persone con disabilità, presentato il piano per le strutture residenziali di Bolzano
Presentato il programma si sviluppo delle strutture residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità a Bolzano. Il piano prevede nel settore residenziale un potenziamento di 36 posti nel prossimo quinquennio.  Ad oggi le tre le strutture residenziali a disposizione gestite direttamente da ASSB garantiscono 48 posti letto (fissi) e 4 a rotazione. A questi si aggiungeranno le nuove strutture Casanova (10 posti), Residenza Viale Europa 138 (12 posti), Residenza Viale Druso 323 (6 posti in una comunità alloggio e 8 mini appartamenti per comunità alloggio senza copertura notturna) ed ulteriori 5 nuovi posti nella Residenza di via Alessandria 33. Per quanto riguarda invece il settore semiresidenziale i nuovi posti previsti dal piano sviluppo sono 43 che andranno ad aggiungersi agli attuali 144 a disposizione.
Immigrazione, presentato in Alto Adige il dossier
Alla fine del 2020 in Alto Adige vivevano complessivamente 50.792 persone di nazionalità straniera: pari al 9,5% della popolazione, superiore a quella regionale (9,0%) ed a quella nazionale (8,5%). Nonostante l'emergenza causata dal Covid-19, il numero di cittadini stranieri in Alto Adige è aumentato di 663 unità rispetto al 2019, pari all'1,3%. I dati attuali sull'immigrazione in Italia ed in Alto Adige sono contenuti nell'Annuario Statistico sull'Immigrazione 2021, presentato a Palazzo Widmann. Dei 50.792 stranieri che vivono in Alto Adige, il 52,4% sono migranti. La quota più elevata di migranti proviene dall'Europa. Seguono l'Asia, l'Africa, l'America e l'Oceania. Gli albanesi costituiscono il gruppo più numeroso, seguiti da tedeschi, pakistani, marocchini e rumeni. Degli stranieri extracomunitari in Alto Adige, il 56,6% aveva un permesso di soggiorno permanente per l'Unione Europea alla fine del 2020. I permessi di soggiorno temporaneo sono stati concessi per motivi familiari, protezione internazionale e motivi di lavoro. 1.846 dei migranti residenti in Alto Adige hanno ricevuto la cittadinanza italiana. Nei centri di accoglienza dell'Alto Adige si è registrata una diminuzione del numero di persone in cerca di aiuto fino a giugno 2020 a causa della crisi causata dal Coronavirus. SUl fronte lavoro, gli stranieri residenti in Alto Adige lavorano principalmente nel settore dei servizi, nell'industria, nell'edilizia e nell'assistenza domiciliare.
Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.